Infiltrazioni di cortisone; spesso più i danni dei benefici.

Non me ne vogliano i medici ortopedici o fisiatri ma quando vedo prescritte,con una certa nonchalance, infiltrazioni di cortisone (i vari Bentelan, e compagnia) ai primi sintomi dolorosi di una lombalgia, cervicalgia, dolore di spalla, ecc. , rabbrividisco.

Il cortisone è un ormone con potenti effetti antinfiammatori ed immunosoppressivi, con tutta una serie di controindicazioni ben note che non sto qui ad elencare.

Ma non sono tanto le controindicazioni all’uso (prolungato) dello stesso a preoccupare quanto la sua ‘efficace’ azione nello spegnere il sintomo doloroso, almeno nell’immediato.

IL DOLORE è l’sms che riceviamo dal corpo per segnalarci che qualcosa non va e non va sottovalutato e sopratutto NON VA ELIMINATO.

 

Basti questo aneddoto: recentemente una mia pz, per un dolore di spalla non grave, ha fatto alcune iniezioni di cortisone, senza provare prima altri tipi di terapie non invasive. Dopo ogni infiltrazione stava piuttosto bene e riusciva a muovere la spalla agevolmente ma il dolore, a scadenze sempre più ravvicinate, si ripresentava e sempre più intenso.

Quando l’ho vista aveva una spalla “congelata” (totalmente bloccata), dopo 4 iniezioni di cortisone, partendo un dolore non così acuto.

Ciò è accaduto perché la pz ha depresso il sintomo, sottovalutando i problemi meccanici della spalla (impingement, scarso tono muscolare, dorso curvo), e così aggravando notevolmente la situazione iniziale.

 

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Paolo Vetuschi

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