INTERPRETAZIONE DEL DOLORE VISCERALE.

STOMACO: coloro che soffrono di gastralgie sono caratteri forti che faticano ad interiorizzare esperienze e sentimenti, propio perchè vissuti in maniera molto intensa. Sono iperattivi, perfezionisti, estremamente esigenti da se’ stessi e dagli altri, tendenzialmente molto ansiosi.

INTESTINO: nella STIPSI si tende a non voler far vedere all’esterno come si sta internamente,(talvolta ha anche a che fare con l’essere tirchi!) mentre nelle COLITI (su base sopratutto diarroica) “non si tiene niente” e le emozioni, spesso negative, prendono il sopravvento e le si vuole eliminare immediatamente.

Il FEGATO è l’organo “energetico” per un po’ tutte le medicine (cinese, omeopatia, ecc.) ed infatti in tutte le epatopatie il pz è spossato, astenico, manca cioè dell’energia vitale.

La CISTIFELLEA  è molto importante nelle teorie della somatizzazione: i soggetti “biliosi” sono i classici omini magri e scattanti, perennemente con “l’amaro in bocca” della bile, che se la prendono con tutti e che tendono ad essere vittimisti.

La stessa formazione di calcoli (che a livello RENALE sono interpretati come una concrezione vera propria della PAURA), a livello della colecisti sono visti come una concrezione della RABBIA.

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Paolo Vetuschi

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